CANTICO
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Nei suoi equilibri segnici e cromatici Mario Gianquitto rende eterno l’attimo fuggente, indaga la natura, la osserva, la esplora per capirne le esigenze e le peculiarità . Al di là del virtuale e del narrativo l’opera si edifica sulla quotidianità , restituisce l’evento al vissuto, il segno visivo rimpiazza il suo referente semantico.
L’opera “Cantico†come testimonianza, le immagini alimentano la memoria contrastando la dissoluzione delle esperienze dolorose, salvaguardando tratti di storia.
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